Il Decreto Legislativo sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs.81/2008) disciplina la figura e le competenze e le deleghe del Responsabile servizio prevenzione e protezione, il quale fornisce un supporto e consulenza indispensabile al datore di lavoro, che resta sempre e comunque il principale artefice dell'intero sistema preventivo.
Oggigiorno ci si domanda se tale indispensabile figura sia meglio ricoperta da un consulente esterno (Rspp Esterno) oppure di un lavoravore interno all'azienda e dotato delle qualifiche richieste per legge. In sostanza la decisione da prendere consiste nell'eventualità di esternalizzare i compiti e le funzioni del RSPP. E soprautto quali compiti delegare al RSPP?
Vediamo brevemente quali possono essere i pro e i contro di una scelta che può avere ripercussioni molto importanti sulla vita dell'azienda, prima ancora che sull'organizzazione del lavoro e delle mansioni al suo interno.
Conviene ricordare anzitutto che dietro delega del datore di lavoro, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione ha il compito di :
- analizzare e valutare i rischi alla salute provenienti dalle attivita di lavoro in azienda. In sostanza il RSPP procede alla valutazione dei rischi e individua le strategie utili per rendere sicuri i luoghi di lavoro.
- Il Rspp è quindi il consulente in fase di redazione del DVR (documento di valutazione dei rischi). A tal scopo individua i pericoli grandi e piccoli e appronta le procedure di sicurezza necessarie per lavorare in totale sicurezza.
In sostanza, per come riconosciuto dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 24452 dell’8 giugno 2015) il Rspp esterno, o comunque il Resonsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale, ha l'obbligo di chiarire ai lavoratori i motivi che rendono necessarie quelle procedure di sicurezza e che cosa accade se le procedure non vengono eseguite a dovere.
Stabilite così brevemente le funzioni ed i compiti principali del Rspp, resta da capire se conviene adottare una soluzione interna all'azienda, oppure se optare per il consulente esterno.
ESTERNO. A supporto dell'esternalizzazione delle funzioni del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, c'è da dire che
"un consulente esterno qualificato ha maggiore dimestichezza con le regole e le norme che in genere tendono ad aggiornarsi di continuo".In oltre un RSPP esterno gode di un know-how più ampio e diversificato rispetto alla "soluzione" interna.
INTERNO. A vantaggio della soluzione interna gioca invece la piena conoscenza dei luoghi e dell'organizzazione del lavoro e delle mansioni stabilite in azienda.
Un Responsabile interno ha di certo più dimestichezza con gli ambienti che deve analizzare e con le risorse che deve andare a gestire.Il rapporto tra il Responsabile e i lavoratori è un elemento fondamentale per costruire il sistema sicurezza sul lavoro, e non da trascurare. Probabile dunque che la soluzione migliore sia da valutare caso per caso, a dipenda dalle dimensioni aziendali e dai cicli di lavoro.
1 commento:
Il Rspp è quindi il consulente in fase di redazione del DVR (documento di valutazione dei rischi). A tal scopo individua i pericoli grandi e piccoli e appronta le procedure di sicurezza necessarie per ridurre al minimo l'esposizione dei lavoratori ai rischi della produzione. Il documento di valutazione dei rischi è uno strumento fondamentale per costruire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
http://www.safetyone.it/sicurezza/dvr-documento-valutazione-rischi.html
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