giovedì 3 gennaio 2019

Rspp, quando è obbligatorio una figura interna all'azienda

Come si sa il Responsabile del servizio prevenzione e protezione è una figura cardine all'interno del sistema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2008 è generalmente riconosciuto come la persona incaricata dal datore di lavoro di fare una preliminare analisi dei rischi in azienda e di provvedere in seguito alla stesura del DVR, ossia il Documento di valutazione dei rischi.
Una figura per cui è prevista anche una formazione specifica sottoposta a vincolo di aggiornamento.
La nomina del RSPP è un obbligo a cui il datore di lavoro non può sottrarsi. Sebbene il citato D.Lgs. n. 81/2008 riconosce in via generale la possibilità di scegliere tra una soluzione interna all'azienda (dipendente), ed una soluzione esterna (consulente rspp esterno), esistono alcuni casi regolamentati dalla legge in cui è obbligatorio optare per la prima soluzione. Comunque sul tema si è spresso pochi anni orsono anche il Ministero del Lavoro dietro un Interpello sulla figura del RSPP.

In questi casi il datore di lavoro è obbligato ad attivare l'intero servizio di prevenzione e protezione in azienda e ad avere il suo Responsabile tra i dipendenti assunti. Esistono poi altri casi in cui egli può assumere l'incarico, e si parla appunto di RSPP esterno. La materia in questione è disciplinata al comma 6 dell'articolo 31 del richiamato T.U. Sicurezza sul Lavoro.
Al comma 6 l'articolo in questione stabilisce che l’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, è comunque obbligatoria nei seguenti casi:
  1. nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;
  2. nelle centrali termoelettriche;
  3. negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;
  4. nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
  5. nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
  6. nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
  7. nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
Il successivo comma 7 chiarisce meglio e in via definitiva che nelle ipotesi di cui al comma 6 il responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve essere interno. In sostanza le aziende rientranti nella casistica sopra citata sono obbligate ad impostare l'intero servizio di prevenzione e protezione in azienda, con RSPP interno.

Ma la soluzione interna non equivale al RSPP datore di lavoro, in quanto questo può avvenire solo in alcune fattispecie regolamentate dall'articolo 32 del D.Lgs.81/2008. In alcune tipologie di aziende (art. 34 comma 1 ed allegato II del d.lgs. 81/2008) il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dei rischi. In questo caso la casistica prende in considerazione la categoria merceologica, il settore di riferimento e il numero di dipendenti cercando di creare una sorta di scala del rischio, dove a rischi elevati corrisponde l'obbligo di aggiornamento RSPP interno.
All'allegato II del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (Safetyone Ingegneria) troviamo l'elenco delle situazioni in cui il datore di lavoro può assumere i compiti e le funzioni tipiche del RSPP secondo la tabella seguente:
  • Aziende artigiane e industriali fino a 30 lavoratori
  • Aziende agricole e zootecniche fino a 30 lavoratori
  • Aziende della pesca fino a 20 lavoratori
  • Altre aziende fino a 200 lavoratori
Questo è quanto disposto dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a parte però le disposizioni di legge resta da capire se e quanto convenga optare per una delle tre soluzioni possibili (interno, esterno, datore di lavoro). Affidare la valutazione dei rischi e DVR sicurezza ad un consulente potrebbe essere una cosa positiva. E' evidente che un consulente esterno ha un costo che potrebbe risultare superiore, è altrettanto vero però che la materia è talmente complessa e fluida che spesso investire di più in sicurezza si tradce in minori sprechi, minori intoppi nella produzione e minori incidenti sul lavoro. E di per se questo è un risultato straordinario ed è il compito del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Risorse in lingua inglese:
  1. Supports Job Directors with RSPP for Workplace Safety and Health
  2. How To Make Sure Your Car Gets Fixed Right 
  3. Simple Tips To Help You Understand Auto Repair
  4. Preparation Is Key When It Comes To Car Shopping

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