Una figura per cui è prevista anche una formazione specifica sottoposta a vincolo di aggiornamento.
La nomina del RSPP è un obbligo a cui il datore di lavoro non può sottrarsi. Sebbene il citato D.Lgs. n. 81/2008 riconosce in via generale la possibilità di scegliere tra una soluzione interna all'azienda (dipendente), ed una soluzione esterna (consulente rspp esterno), esistono alcuni casi regolamentati dalla legge in cui è obbligatorio optare per la prima soluzione. Comunque sul tema si è spresso pochi anni orsono anche il Ministero del Lavoro dietro un Interpello sulla figura del RSPP.
In questi casi il datore di lavoro è obbligato ad attivare l'intero servizio di prevenzione e protezione in azienda e ad avere il suo Responsabile tra i dipendenti assunti. Esistono poi altri casi in cui egli può assumere l'incarico, e si parla appunto di RSPP esterno. La materia in questione è disciplinata al comma 6 dell'articolo 31 del richiamato T.U. Sicurezza sul Lavoro.
Al comma 6 l'articolo in questione stabilisce che l’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, è comunque obbligatoria nei seguenti casi:
- nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;
- nelle centrali termoelettriche;
- negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;
- nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
- nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
- nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
- nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
Ma la soluzione interna non equivale al RSPP datore di lavoro, in quanto questo può avvenire solo in alcune fattispecie regolamentate dall'articolo 32 del D.Lgs.81/2008. In alcune tipologie di aziende (art. 34 comma 1 ed allegato II del d.lgs. 81/2008) il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dei rischi. In questo caso la casistica prende in considerazione la categoria merceologica, il settore di riferimento e il numero di dipendenti cercando di creare una sorta di scala del rischio, dove a rischi elevati corrisponde l'obbligo di aggiornamento RSPP interno.
All'allegato II del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (Safetyone Ingegneria) troviamo l'elenco delle situazioni in cui il datore di lavoro può assumere i compiti e le funzioni tipiche del RSPP secondo la tabella seguente:
- Aziende artigiane e industriali fino a 30 lavoratori
- Aziende agricole e zootecniche fino a 30 lavoratori
- Aziende della pesca fino a 20 lavoratori
- Altre aziende fino a 200 lavoratori
Risorse in lingua inglese:
- Supports Job Directors with RSPP for Workplace Safety and Health
- How To Make Sure Your Car Gets Fixed Right
- Simple Tips To Help You Understand Auto Repair
- Preparation Is Key When It Comes To Car Shopping
Nessun commento:
Posta un commento